Questa ricetta della pizza di Pasqua o detta alla Toscana “Ciaccia di Pasqua”, rappresenta insieme al capocollo e alle uova benedette un classico della tradizione per la colazione di Pasqua.
Ingredienti
• 350 gr. di farina 0
• 90 gr. di parmigiano grattugiato
• 25 gr. di pecorino toscano stagionato
• 40 gr. di groviera
• 6 uova
• 1 cucchiaio di Olio extra vergine di oliva
• Sale e pepe q.b.
• 7 gr. di lievito di birra
• 1/2 cucchiaino di “Spezie toscane”
Prepariamo la pizza di Pasqua al formaggio o ciaccia di Pasqua
Mettete in una ciotola le uova intere, aggiungete il parmigiano e il pecorino grattugiati, le spezie toscane, sale , pepe e olio extravergine di oliva, preferibilmente toscano e mescolate bene il tutto, setacciate la farina 0 e unitela gradualmente al composto intervallando con il lievito di birra che avrete sciolto bene in poca acqua tiepida. Mescolate e impastate molto bene in modo da amalgamare tutti gli ingredienti. Tagliate la groviera a piccoli cubetti e unitela all’impasto.
Mettete la pizza di Pasqua in una teglia profonda in modo che non superi la metà dei bordi. Andrà benissimo anche una teglia da soufflé.
Lasciate lievitare per circa 3 ore magari con un panno umido a coprire la teglia.
Cospargere la superficie dell’impasto con una spennellata di tuorlo d’uovo e olio vi aiuterà ad avere un bel colore dorato quando la ciaccia sarà pronta.
Riscaldate il forno a 200° e cuocete per 10 minuti, poi ancora per mezz’ora abbassando il forno a 180°.
Lasciate raffreddare e servite.
Usanze toscane……
Cosa c’è di meglio che svegliarsi la mattina di pasqua con il profumo della pizza di Pasqua o meglio Ciaccia?
L’usanza vuole che venga accompagnata dal capocollo https://www.ilgranaiodigabriello.it/negozio/salumi/capocollo-di-maiale
e dalle uova sode che vengono benedette il venerdì Santo quando le donne del paese dopo averle sbucciate e sistemate in un cestino di vimini fatto a mano, racchiuse da un tovagliolo di lino ricamato, le portano in chiesa.
In realtà la ciaccia ha un sapore così gustoso che si trova già sulle tavole dall’inizio della primavera e fino a maggio inoltrato.
Questa ricetta è molto conosciuta in Toscana ma è anche tipica dell’Umbria e delle Marche con delle piccole varianti, in alcuni casi viene usato il pecorino Romano invece di quello stagionato Toscano oppure lo zafferano per dare quel caratteristico colore giallo. Esiste anche la versione dolce in cui si utilizzano i canditi, la vaniglia e lo strutto poi si decora in superficie con gli zuccherini colorati.